Trevi - Guida Turistica

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 Chiesa di S. Maria Maggiore con gruppo marmore del Bernini , Chiesa della Madonna del Riposo , Castello Cajetani, Monasteri benedettini , Arco di Trevi , Resti archeologici d'epoca romana , Resti di Alghi romani e dell'acquedotto Anio Novus , Cascate dell'Aniene , CASCATE DI TREVI Ci si arriva seguendo la strada Provinciale che da Trevi conduce a Vallepietra, a 500 metri a valle della centrale idroelettrica. La bella cascata formata dalle acque del fiume Aniene va a formare uno dei 5 laghetti che avrebbero originato il nome di Subiaco "Sub lacum". Le acque della cascata alimentavano anche uno dei laghi artificiali che Nerone aveva fatto costruire per arginare le piene del fiume Aniene ed a difesa della grandiosa villa che aveva fatto edificare nella zona. Gli Altipiani di Trevi (detti di Arcinazzo), hanno avuto in questi ultimi anni un enorme sviluppo turistico. Questo immenso altopiano a circa 1000 metri di altitudine, coperto di boschi, con un clima eccezionale, attira infatti visitatori da ogni parte d'Italia, soprattutto dalla capitale. Possiede una struttura ricettiva di primordine con alberghi, ristoranti, residences, impianti sportivi ed è la base di partenza per le escursioni al vicino Santuario della Santissima Trinità, Subiaco e le sue Abbazie, ai campi di neve di Campo Staffi e Livata.
Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini
  Il parco regionale dei monti Simbruini si estende per circa 30.000 ettari, compreso fra la valle dell'Aniene ad ovest - nord ovest, quella del Sacco a sud ovest e il confine abruzzesa e est (monti Simbruini d'Abruzzo e monti Carseolani) ed i monto Ernici a sud est. E' una tipica area protetta dalla montagna appenninica: cime che raggiungono i duemila metri, estese faggete, ampi pianori carsici, ricchezze d'acque sorgive ("sub imbribus", sotto le pioggie), caratterizzata al suo interno da piccoli centri abitati (i sette comuni del Parco) ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie, come ad esempio i monasteri benedettini di Subiaco ed il Santuario della SS. Trinità a Vallepietra. La fauna annovera tutte le specie tipiche dell'Appenino: dall' orso Morsicano, da tempo segnalato in varie zone del parco - al falco Pelegrino, presente un po' ovunque, fino a recentissimi e graditi ritorni come quello del capriolo. Ricchissima la vegetazione: circa il 75% del territorio è coperto da boschi, mentre nei pianori estesissimi si assiste in primavera a bellissime fioriture di innumerevoli specie di fiori e di bellissime orchidee.